VANGELO SECONDO GIOVANNI (19, 25-29)

Domenica 24 giugno 2018 // Nuovo Testamento

VANGELO SECONDO GIOVANNI (19, 25-29)

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MARIA PRESSO LA CROCE

25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. 28Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». 29Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.

MEDITIAMO INSIEME

Maria è presente ai piedi della croce, dove ha termine la vita terrena di Gesù, vita offerta per la salvezza dell’umanità. In questo momento drammatico e solenne Gesù esprime la volontà che sua madre abbia un ruolo materno per tutti noi, rappresentati dal discepolo “che egli amava”. Chiama sua madre “donna” perché le affida un ulteriore compito oltre a quello di una maternità naturale. Nella persona del discepolo tutta la Chiesa accoglie con gratitudine Maria e si affida alla sua protezione e intercessione. La morte di Gesù, come agnello innocente immolato in sacrificio, era stata preannunciata dai Profeti, lui stesso l’aveva annunciata agli apostoli, ora poteva dire “è compiuto”.